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IMMERSI IN UN SOGNO

Ogni camera nasconde un segreto


“Il mio cliente ideale è quello che soltanto dopo una mezza giornata di soggiorno si ricorda di chiedermi la password del wi-fi... significa che quello che stava vivendo fino a quel momento è riuscito a catturare tutta la sua attenzione.
E non è poco!” - Giovanni Zambiasi


La migliore accoglienza

Ogni camera ha il proprio bagno privato, tutte tranne una hanno il balcone o la terrazza vista Lago e Monte Baldo. Collegamento internet Wi-Fi è sempre attivo, non c'è la TV.

Camera dei Limoni


Molti anni fa la Camera dei Limoni era stata occupata da una signora arrivata disperata per aver scoperto il tradimento del marito con una giovane ragazza.
Chiese di restare il tempo necessario per dimenticare il dolore e durante i tre mesi di soggiorno, il dolore alimentò la vendetta avendo la signora ancora le carte di credito dell’ormai ex-marito.
Lo shopping che seguì diventò leggenda, ancora oggi tutti ricordano la sua partenza poco prima del Natale: la signora con la sua Volkswagen Golf stracolma di pacchi e un furgone con conducente noleggiato apposta per l’occasione, pieno zeppo di cose (dalle borse alle bottiglie).


“Sembra che dormire almeno tre notti in questa camera provochi attacchi di shopping compulsivo, pertanto si consigliano solo carte prepagate al seguito… tanto per limitare i danni.”

Camera dei Melograni


Durante il primo anno di apertura dell’Agriturismo, la Camera dei Melograni venne occupata da una bellissima donna, arrivata qui da sola con l’obiettivo di trascorrere in tranquillità ore a cavallo e degustare i piatti della tradizione. La camera godeva ai tempi di un corredo personalizzato rosa che, però, per motivi misteriosi si spostava ogni notte nella camera adiacente con corredo verde: cuscino rosa in camera verde oppure coperta verde in camera rosa. Così per una settimana.
Il mistero non fu mai svelato soprattutto per il fatto che la camera in verde era occupata da un sacerdote, devoto e molto riservato. Il sant’uomo fuggì a metà soggiorno quando anche una sua calza e le mutande migrarono misteriosamente nella Camera dei Melograni lasciando l’affascinante donna sola con il suo mistero.


“Ancor oggi consigliamo agli ospiti di custodire sotto chiave la biancheria e l’intimo nell’armadio, per non svegliarsi al mattino e dover bussare alla camera a fianco.”

Camera delle Arance


La Camera delle Arance ha un angolo molto particolare che pochi clienti conoscono. Infatti, è dotata di una porta finestra e di una finestrina posizionata al suo lato che dà luce a una nicchia, un angolo apparentemente inutile. Il primo ad accorgersi della magia fu un vecchio dottore tedesco che, ormai ultra ottantenne, amava trascorrere la sua vacanza leggendo. Chiese di poter spostare una vecchia poltroncina di vimini in questo angolo e lì trascorse ore e giorni immerso nei suoi libri. Tra una pagina e l’altra guardava il panorama in direzione della Chiesa di Gaino dedicata all’Arcangelo Michele e per leggere con una buona luce posizionò la sedia a 45° con la parete. In pochi giorni i dolori e gli acciacchi sparirono, la lettura diventò di secondaria importanza e ricominciò, anche se con prudenza, a cavalcare lungo i sentieri della collina. Un rabdomante, anni dopo, spiegò l’arcano: la posizione della poltrona perpendicolare a un meridiano della rete geomagnetica terrestre, pone la persona al centro di un flusso di energia che aiuta non solo lo spirito ma anche il corpo.


“La poltroncina, anche se un po provata dal tempo, è ancora al suo posto, quindi portate con Voi un libro, non esiste posto migliore dove leggerlo.”

Camera dell'Uva


La Camera dell’Uva è la più luminosa ed è caratterizzata dall’affresco della vigna e dal grande terrazzo. Spaziosa, posta nell’angolo nord-est offre una vista magnifica del Garda e dell'altopiano di Gaino con gli uliveti ed il borgo di Folino. Tuttavia, spesso e volentieri, chi soggiorna in questo locale è soggetto all’influenza del Dio Bacco e del suo nettare. Infatti non si contano le storie di clienti brilli che a malapena raggiungono il letto per poi risvegliarsi al mattino ancora con le scarpe ai piedi o addirittura ridotti a scambiare la porta dell’armadio per quella del bagno con conseguenze che non è il caso di descrivere.


“Attualmente per questa camera cerchiamo di selezionare clienti astemi o – perlomeno - avvertiamo i clienti del pericolo alcolico. L’obiettivo non è quello di limitare il piacere e la libertà del bere, bensì salvaguardare il nostro amato armadio purtroppo già sostituito troppe volte nel tempo.”

Camera del Buttero


Situata al piano terra, gode di un ampio spazio al coperto nel portico, ma la storia che racconta è più importante della tranquillità e privacy che offre. Tante persone vi hanno dormito, ma sembra che il caso abbia favorito molte persone speciali in particolare uomini e donne di cavalli che hanno fatto la storia della Scuderia Castello. Una racconto tra i tanti è quello di Decio, il vecchio buttero di Civitella Cesi (perla nascosta nella Tuscia e terra di uomini, donne e cavalli). Alla veneranda età di 75 anni, dopo averci accompagnato a scoprire la sua terra durante uno dei tanti viaggi a cavallo nella maremma Viterbese, la mattina della partenza Decio e la sua valigia salirono sul trasporto con i cavalli e vennero con noi al Nord a scoprire la nostra terra, i nostri ulivi lontani parenti dei suoi portati qui dal popolo Etrusco. Decio restò qui per parecchi mesi, anticipando di anni le attuali piattaforme che consentono ai membri di organizzare soggiorni e scambi culturali in cambio di manodopera. L’antico sapere e la sua pacifica esperienza aleggiano ancora sotto il portico dove lui amava osservare i colori dei tramonti.


“Al momento la Camera e spesso disponibile per Marco, la leggenda dello Spiedo Bresciano. Trascorrere alcune notti qui sembra annullare l’inappetenza.”

Camera dei Viaggi


Questo luogo, in realtà, è chiamato “Agenzia Viaggi” perché chiunque pernotti qui ha la possibilità, se compra il biglietto, di fare un viaggio speciale e raggiungere angoli nascosti sparsi chissà dove. Dormire in questa camera, infatti, apre la via ai sogni e alle mille dimensioni di cui sono custodi. È capitato anche che un uomo smontasse il letto, per dormire fuori sotto il portico per paura di intraprendere quel viaggio, come capita anche che delle persone prenotino sempre questa camera per poter viaggiare negli infiniti mondi dell’anima. Il segreto di questo luogo speciale è il torrente sotterraneo che attraversa il casale di Scuderia Castello passando circa 20 m in profondità sotto la Camera dei Viaggi. L'acqua che scorre accompagna con la sua risonanza gli ospiti risvegliando sentimenti e percezioni.


“Un consiglio: il sogno e la realtà hanno un confine sottile, diventa facile perdersi e non capire in quale mondo si sta camminando. L'unico modo per ritrovare la direzione è seguire l’acqua e tuffarsi senza paura nel lago dell’istinto. Comunque vada, fate come volete ma non smontate il letto! (grazie)”

Camera del Soldato


Arrivato per un periodo di riposo, un militare israeliano con la moglie trascorse circa due settimane da noi. La sua situazione psicologica era precaria a causa del grande stress subito durante la guerra senza fine con i Palestinesi, al punto di essersi guadagnato una vacanza riabilitativa per un periodo di tre mesi. Dopo alcuni giorni la coppia non si presenta a colazione malgrado tutti gli altri giorni fossero puntuali come orologi svizzeri. In tarda mattinata, preoccupato, bussai alla porta e da una fessura tra le tende vedo l’armadio che blocca la porta e nella parte laterale della camera il letto ribaltato con gli altri arredi addossati contro il muro e sotto i due accovacciati. “War... my god the war is near... are they looking for us?!?”, mi urlano. Solo dopo mezz’ora di trattativa e spiegazioni riuscii a convincerli che non si trattava di guerra, ma del primo giorno di caccia. Gli spari più o meno in lontananza non erano rivolti agli umani, ma ai poveri volatili.


“La Camera del Soldato a tutt’oggi è tranquilla e sicura, bonificata dalle mine antiuomo e dalle varie trappole disseminate nel bagno. Al check-in mostriamo sempre il certificato del gruppo artificieri di Brescia, comunque rimane utile portarsi un metal detector per il terrazzo e dintorni.”

Camera dei Single


Cameretta un po più piccola, ma accogliente, di solito occupata dai single quando tutte le altre non sono disponibili. La ragazza arrivata non era una Miss Universo ma certamente era carina, la cosa curiosa che la caratterizzava era il grosso trombone che portava con sé. Di solito i clienti musicanti si propongono sempre in piccoli concerti, stimolati dalla convivialità delle tavolate serali, ma lei niente. Il trombone era entrato nella camera, ma mai condiviso se non per notturne suonate che fortunatamente duravano solo alcuni minuti. Il suono dell’ottone risuonava a volte cupo e a volte allegro, risvegliando nel profondo della notte la curiosità di tutti. Mistero svelato solo anni dopo, quando, durante una cena annaffiata abbondantemente con dell'ottimo vino, un cavalcante habitué di Scuderia Castello confessò orgoglioso il fatto: “Vi ricordate la ragazza con il trombone? Pensate che gli piacevo molto, tant’è che durante il soggiorno in agriturismo la raggiungevo entrando dalla finestra sul retro… mi aspettava a letto profumata, e… alla fine dei giochi... all’arrivo... come in trance doveva suonare lo strumento. Dovreste ringraziarmi perché se non la facevo smettere vi rallegrava per ore invece che per minuti!” La serata terminò in bellezza, ma nessuno comunque ammise di aver mai sentito in quelle notti il bis di trombone risuonare nel silenzio, malgrado l’insistenza dell’assistente suonatore.


“Ricordo a tutte le future ospiti della Camera dei Single di portare con sé un trombone, una tromba o almeno un clarinetto... oppure assicurarsi che la finestra sul retro, sia ben chiusa dall’interno.”

Le camere di Scuderia Castello


  • Camera delle Arance
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  • Camera dell'Uva
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  • Camera del Buttero
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  • Camera dei Limoni
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